Fisica Applicata

La Fisica Applicata mira allo studio e allo sviluppo tecnologico di metodologie fisiche utilizzabili in contesti applicativi di beni culturali, ambientali, biologia e medicina. La ricerca in Fisica Applicata e’ per sua natura interdisciplinare e viene spesso condotta in collaborazione con enti di ricerca, altri dipartimenti universitari, università ed enti di ricerca stranieri, aziende sanitarie, enti pubblici e privati. Al DFA sono attive le seguenti aree di ricerca in Fisica Applicata:
  • Fisica applicata ai Beni Culturali e Ambientali
  • Biofisica
  • Fisica Medica
 

Fisica applicata ai Beni Culturali

DocentiAnna Maria GueliGiuseppe PolitiGiuseppe Stella
La Fisica consente di risolvere problematiche riguardanti l’origine, la provenienza, la caratterizzazione e la datazione di opere di interesse archeologico e storico – artistico. È altresì possibile contribuire alla realizzazione di piani di conservazione e progetti di restauro. Al DFA sono attive le seguenti linee di ricerca:
CLEAR – CoLor rEndering Accuracy in cultuRal heritage
LED - Limits Extension in luminescence Dating
Smart DRILL – Messa a punto di procedure innovative per test di autenticità

 

Biofisica

Docenti: Luca Lanzano’, Agata Scordino
La Biofisica applica le teorie e i metodi della fisica per comprendere come funzionano i sistemi biologici. Esempi di metodi Biofisici sono la microscopia e l’imaging, le tecniche di singola molecola, la spettroscopia, l’elettrofisiologia, il modeling e le simulazioni. Al DFA sono attive le seguenti linee di ricerca in Biofisica:
- Microscopia e Nanoscopia ottica
- Spettroscopia FCS
- Meccanismi molecolari dei tumori
- Luminescenza

 

Fisica Medica

Docenti: Anna Maria Gueli; Giuseppe Stella
I concetti e le metodologie proprie della fisica vengono applicati in campo medico nell’ambito dei sistemi diagnostici, delle terapie radianti e della radioprotezione da radiazioni ionizzanti e non ionizzanti.Al DFA sono attive le seguenti linee di ricerca:
- Dosimetria in diagnostica e in radioterapia;
- Sviluppo di modelli predittivi nell’ambito delle procedure cliniche e dosimetriche per trattamenti radioterapici a fasci esterni;
- Valutazione del rischio di tumori indotti da trattamenti con fasci esterni.

 

Fisica applicata alla vulcanologia

Docenti: Domenico Lo Presti
Le tecniche di tracciamento dei raggi cosmici secondari, principalmente muoni, viene applicata per produrre immagini tridimensionali dell'interno, altrimenti insondabile, della parte sommitale dei vulcani in tutto il mondo. Le informazioni ricavati consentono lo studio dell'evoluzione dei condotti e delle eruzioni. Al Dipartimento di Fisica, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali e l'INGV, ci siamo occupati dell'imaging del cratere di Nord-Est del vulcano Etna. Grazie al riconoscimento del valore del progetto MEV (muography of Etna Volcano) e dei risultati è stato stipulato un accordo di ricerca internazionale con l'Università di Tokyo, Il WiGNER research center for Physics and l'Università di Atacama (Cile) e il gruppo di ricerca del DFA è entrato nella comunità internazionale dei muographers. Le tecniche sviluppate trovano applicazione anche nel monitoraggio della stabilità di edifici storici, dove i vincoli di invasività sono superati utilizzando il tracciamento del flusso naturale di muoni.

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