Radioattività ambientale

Fra le attività  proposte nell'ambito del Laboratorio di Fisica dell'Ambiente, ha riscosso negli anni scorsi particolare interesse presso i giovani l'attività  di radioattività  ambientale in cui, in collaborazione con la sezione di Catania dell'INFN, la diffusione della cultura scientifica viene attuata attraverso ematiche di attualità  e coinvolgendo studenti, docenti e famiglie in misure di concentrazione di radon in ambienti confinati.

Sulla base degli eccellenti risultati fin qui ottenuti, e come sempre in collaborazione con la sezione di Catania dell'INFN, le attività di monitoraggio radon verrà proposto a circa 75 studenti provenienti da almeno 15 istituti scolastici delle province di Catania, Siracusa, Ragusa, Enna e Caltanissetta, per un totale di circa 18 ore in cui i ragazzi parteciperanno in prima persona a tutte le varie fasi dell'attività.

L'obiettivo principale sarà  come sempre quello di avvicinare i giovani e le rispettive famiglie a tematiche inerenti il problema della radioattività  ambientale, con il preciso intento di creare in loro una coscienza critica, capace di distinguere in maniera autonoma tra rischi reali e, come sempre più spesso accade al giorno d'oggi, ingiustificati allarmismi, e di aiutarli a superare paure e remore verso i laboratori e in particolare verso il tema del nucleare, con i quali è importante che essi imparino a prendere confidenza. L'attività proposta, per un totale di circa 18 ore per ogni gruppo di studenti, sarà organizzata in diverse fasi e può essere schematizzata come segue:

  1. organizzazione di seminari, sia presso gli istituti scolastici sia presso il Dipartimento di Fisica e Astronomia, su tematiche inerenti la radioattività ambientale e le tecniche di misura, con particolare riferimento alle tecniche di monitoraggio di radon indoor;
  2. attività sperimentali presso il Laboratorio di Fisica dell'Ambiente del Dipartimento di Fisica e Astronomia, in cui gli studenti saranno direttamente coinvolti nel montaggio dei rivelatori, nel posizionamento degli stessi nelle abitazioni e nelle scuole di appartenenza e, trascorsi circa tre mesi, nello sviluppo chimico e nella lettura dei rivelatori a tracce mediante microscopio ottico;
  3. organizzazione presso il DFA-UNICT di un meeting conclusivo nel quale gli studenti possano presentare l'attività  svolta e i risultati ottenuti, cercando di evidenziarne il carattere  multidisciplinare, con aspetti legati alla geofisica (geologia e litologia del territorio) e alla biologia (interazione delle radiazioni ionizzanti con gli organismi viventi), e fornendo un'analisi critica sulla base dei materiali da costruzione utilizzati, oltre che, ovviamente, sottolinearne l'importanza dal punto di vista radioprotezionistico.

Le attività proposte nell'ambito del progetto permetteranno, inoltre, di proseguire la campagna di monitoraggio della concentrazione di gas radon indoor nella Sicilia orientale, avviata nel 2005, e di contribuire alla realizzazione di un network nazionale in cui gli studenti potrebbero essere parte ancora più attiva nella realizzazione e gestione di un database per un confronto dei risultati ottenuti e delle metodologie adottate.

Responsabile
Prof.ssa Josette Immè

Collaboratori
Dr. Roberto Catalano, Dott.ssa Gabriella Mangano, Dr. Salvatore Inzerilli, Dr. Andrea Marchese, Dott.ssa Daniela Morelli