Valerio PIRRONELLO
V. Pirronello è autore di circa 300 pubblicazioni, delle quali oltre la metà su riviste internazionali con Referee.
Tra i risultati più significativi ottenuti si possono menzionare:
a) la prima misura in assoluto del tasso di formazione di molecole in miscele di ghiacci indotta da ioni energetici in condizioni prossime a quelle degli ambienti interstellari
(Pirronello et al.,_Astrophysical Journal 262, 636, 1982);
b) la proposta dell'unico metodo a tutt'oggi esistente per ottenere lo spettro in energia di raggi cosmici di energia inferiore al GeV al di fuori dell'Eliosfera (che li scherma tramite il campo magnetico solare trasportato per il teorema di Alfven dal vento solare), mediante osservazioni di comete "nuove" che, penetrando per la prima volta nelle regioni più interne del sistema solare, rilasciano specie chimiche sintetizzate dal bombardamento di raggi cosmici di tutte le energie durante la loro permanenza nella nube di Oort; tali raggi cosmici di bassa energia pervadono la Galassia e sono i più rilevanti per i loro effetti nel mezzo interstellare poiché hanno lo “stopping power” più alto e perché sono di ordini di grandezza i più numerosi
(Pirronello e Lanzafame G.,_Astrophysical Journal 342, 527, 1989);
c) la dimostrazione quantitativa che le abbondanze delle molecole più complesse osservate nelle nubi dense possano essere prodotte dalla erosione dei mantelli ghiacciati dei grani da parte della componente pesante dei raggi cosmici
(Johnson, Pirronello e Donn,_Astrophysical Journal 379, L75, 1991);
d) la prima misura in assoluto delle efficienze di formazione di H2, la molecola più importante dell'Universo, su analoghi di laboratorio che simulano l’attività catalitica delle superfici dei grani interstellari
(Pirronello et al.,_Astrophysical Journal 475, L69, 1997).
e) l’analisi “in situ” della struttura e delle proprietà dell’atmosfera di Titano, il maggiore satellite di Saturno, tramite il probe HASI della missione spaziale Cassini
(Fulchignoni et al., Nature 438, 785, 2005)
f) l’individuazione delle possibili sorgenti dei Raggi Cosmici di Ultra Alta Energia
(Abraham et al., Science 318, 938, 2007)
g) la conferma della soppressione dei flussi di raggi cosmici di energia al di sopra dei 1019 eV (Effetto GZK)
(Abraham et al., Physical Review Letters 101, id 061101, 2008).
L’elenco completo è consultabile sul sito dell’Università di Harvard https://ui.adsabs.harvard.edu (non vi sono omonimie).
Dalla stessa fonte è desumibile un numero totale di citazioni superiore a 14.000 e un H-index superiore a 50.
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L'attività di ricerca più recente si è incentrata su:
- Simulazioni di laboratorio di processi fisico-chimici indotti in solidi di interesse astrofisico dal bombardamento con ioni energetici (keVMeV) ed applicazioni al mezzo interstellare, agli inviluppi
circumstellari ed al sistema solare;
- Esperimenti di laboratorio di processi fisico-chimici sulla superficie di solidi di interesse astrofisico (silicati, carbonio amorfo, ghiacci) che simulano quelle dei grani delle polveri interstellari, grani che svolgono il ruolo di catalizzatori per la produzione di molecole che non si formanoefficientemente tramite reazioni in fase gassosa; - - - -Fisica dei Raggi Cosmici di altissima energia.
Guida alle tesi di laurea
Si possono richiedere delle tesi su vari argomenti di Fisica del Mezzo Interstellare.