COSMIC RAY PHYSICS
Anno accademico 2025/2026 - Docente: ROSSELLA CARUSORisultati di apprendimento attesi
I risultati di apprendimento attesi per l'insegnamento di "Cosmic Ray Physics" consistono nel fornire una panoramica delle caratteristiche e delle proprietà della radiazione cosmica carica (natura, sorgenti, trasporto e propagazione, accelerazione nello spazio galattico ed extra-galattico, interazione e produzione di cascate dei raggi cosmici in atmosfera terrestre) nonché nello studiare le caratteristiche dello spettro energetico, della composizione in massa e delle direzioni di arrivo a terra, con particolare attenzione all'intervallo di alta e altissima energia.
Si studieranno, inoltre, le tecniche di rivelazione in modalità diretta dei raggi cosmici di bassa, media e alta energia e le tecniche di rivelazione in modalità indiretta dei raggi cosmici di alta, altissima ed estrema energia. Si esamineranno i risultati scientifici dei maggiori esperimenti passati e presenti dedicati alla rivelazione dei raggi cosmici, lo stato dell'arte e le prospettive future della comunità scientifica di riferimento.
Inoltre, in riferimento ai cosiddetti Descrittori di Dublino, questo corso contribuisce ad acquisire le seguenti competenze trasversali:
Conoscenza e capacità di comprensione:
- comprensione critica degli sviluppi più avanzati della Fisica dei Raggi Cosmici, sia negli aspetti teorici che sperimentali e fenomenologici e delle connessioni, anche in campi interdisciplinari (Fisica delle Particelle, Fisica delle Astroparticelle, Astrofisica, Cosmologia, Rivelatori, Statistica);
- notevole padronanza del metodo scientifico e comprensione della natura e dei procedimenti della ricerca in Fisica dei Raggi Cosmici mediante lo studio del percorso storico, delle scoperte, dell'evoluzione delle tecniche sperimentali e dell'uso degli strumenti di misura.
Capacità di applicare conoscenza:
- capacità di identificare gli elementi essenziali di un fenomeno, in termini di ordine di grandezza e di livello di approssimazione necessario, ed essere in grado di effettuare le approssimazioni richieste mediante lo studio e la comprensione dei vari fenomeni caratteristici della Fisica dei Raggi Cosmici - in particolare per quel che riguarda il complesso fenomeno degli Sciami Estesi in Aria - e sulla possibilità di inferire, tramite un articolato processo secondario, a partire dalle misure a terra dei raggi cosmici secondari e dall'analisi delle osservabili attraverso un processo a ritroso passo-passo, le caratteristiche dei raggi cosmici primari;
- capacità di progettare e di mettere in atto procedure sperimentali e teoriche per risolvere problemi della ricerca o per il miglioramento dei risultati esistenti attraverso l'analisi, per esempio, della progettazione dei principali esperimenti nel campo e delle sfide tecnologiche che sono state necessarie per giungere all'attuale stato di conoscenza;
- capacità di sviluppare approcci e metodi nuovi e originali mediante lo studio e la comprensione, in particolare, di nuovi metodi di analisi dei dati reali e di trattazione degli errori statistici e sistematici, assolutamente innovativi e senza precedenti, messi in campo dagli attuali esperimenti.
Autonomia di giudizio:
Le
- capacità di ragionamento critico,
- capacità di individuare i metodi più appropriati per analizzare criticamente, interpretare ed elaborare i dati sperimentali,
- capacità di individuare le previsioni di una teoria o di un modello
dello studente vengono esercitate e saggiate durante il corso mediante l'introduzione di seminari intercorso (N.3) - denominati "Approfondimenti" a cura dello studente in occasione dei quali lo studente ha il compito di approfondire individualmente uno dei temi trattati a lezione. L'approfondimento consiste nello studio di articoli scientifici originali, nella loro rielaborazione e presentazione critica sotto forma di seminario, mediante l'ausilio di lavagna o di trasparenze oppure di sviluppo di calcoli e/o dimostrazioni alla lavagna o su carta, in giornate dedicate durante il corso e in presenza degli altri studenti che intervengono con domande e dibattito finale.
Abilità comunicative:
Le
- capacità di comunicare in lingua italiana e in lingua inglese nei settori avanzati della Fisica dei Raggi Cosmici,
- capacità di presentare una propria attività di ricerca o di rassegna a un pubblico di specialisti o di profani,
- capacità di esporre oralmente, con proprietà di linguaggio e rigore terminologico, un argomento scientifico, illustrandone motivazioni e risultati,
- capacità di descrivere in forma scritta, con proprietà di linguaggio e rigore terminologico, un argomento scientifico, illustrandone motivazioni e risultati
dello studente vengono addestrate e messe alla prova durante il corso, oltre che tramite gli "Approfondimenti" di cui al punto precedente, soprattutto mediante la stesura e presentazione di una tesina scritta (min 10 pagine - max 25 pagine) in Latex su un argomento a scelta del programma unitamente alla discussione orale dell’argomento prescelto, supportato dallo studio e approfondimento di articoli originali su riviste scientifiche internazionali "peer-reviewed" (con processo di revisione tra pari), in numero minimo di 3, che costituiscono la prova finale per il superamento dell'esame.
Capacità di apprendimento:
Tutti i seguenti punti, peculiari delle "Capacità di apprendimento" previsti dai Descrittori di Dublino", nella fattispecie:
- capacità di acquisire adeguati strumenti conoscitivi per l'aggiornamento continuo delle conoscenze,
- capacità di accedere alla letteratura specializzata sia nel campo prescelto che in campi scientificamente vicini,
- capacità di utilizzare banche dati e risorse bibliografiche e scientifiche per estrarne informazioni e spunti atti a meglio inquadrare e sviluppare il proprio lavoro di studio e di ricerca,
- capacità di acquisire, attraverso lo studio autonomo, conoscenze in nuovi campi scientifici
dello studente vengono opportunamente e adeguatamente formate, incentivate, addestrate e verificate nell'ambito dell'insegnamento di Cosmic Ray Physics sulla base dei contenuti del corso (in particolare lo studio dello stato dell'arte dei principali e attuali esperimenti, possibilità di accesso a banche dati e risorse bibliografiche e scientifiche corrispondenti) e l'introduzione dei seminari intercorso di "Approfondimento" a cura dello studente, nonché della prova finale, che lo obbliga ad esercitare e mettere in campo l'acquisizione di tutte le suddette capacità.
Modalità di svolgimento dell'insegnamento
Insegnamento erogato al I semestre del II Anno per un totale di
7 CFU = 50 ore: A) 5 CFU (35 ore) + B) 1 CFU (15 ore)
A) Lezioni frontali per un totale di 5 CFU = 35 ore (1 CFU = 7 ore) i.e 18 lezioni da 2 ore circa svolte dal docente in parte alla lavagna e principalmente con l'ausilio di trasparenze da proiettare su lavagna luminosa
+
B) Esercitazioni per un totale di 1 CFU = 15 ore i.e. 7 Esercitazioni da 2 ore circa dedicate alla preparazione degli "Approfondimenti" storico/teorico/fenomenologico-sperimentale mediante ricerca bibliografica guidata, studio e analisi guidati di articoli scientifici storici di riferimento per il settore, svolgimento guidato di calcoli e dimostrazioni e/o analisi dati, preparazione guidata di documenti scritti e di presentazioni orali in ambiente scientifico in modalità professionale, preparazione guidata a sostenere una sessione di domande/risposte (Question&Answer Time) e/o una discussione in un dibattito scientifico pubblico.
Informazioni per studenti con disabilità e/o DSA.
A garanzia di pari opportunità e nel rispetto delle leggi vigenti, gli studenti interessati possono chiedere un colloquio personale in modo da programmare eventuali misure compensative e/o dispensative, in base agli obiettivi didattici ed alle specifiche esigenze. E' possibile rivolgersi anche al docente referente CInAP (Centro per l’integrazione Attiva e Partecipata - Servizi per le Disabilità e/o i DSA) del Dipartimento di Fisica.
Prerequisiti richiesti
Elementi di Fisica Generale 1 e 2, di Elettromagnetismo Classico e Relativistico, di Meccanica Quantistica, di Relatività Ristretta. Elementi di Fisica Nucleare, di Fisica delle Particelle e di Fisica Astroparticellare. Meccanismi di Interazione Radiazione-Materia e Particelle-Materia. Principi di funzionamento di Rivelatori di Particelle.
Frequenza lezioni
La frequenza ai corsi è di norma obbligatoria.
Consultare il Regolamento Didattico del Corso di Studi Magistrale in Physics Coorte 2024-2025.
Contenuti del corso
0) Introduzione: la Fisica dei Raggi Cosmici nell’ambito della Fisica Astroparticellare
La Fisica Astroparticellare: studio di nuovi messaggeri dall’Universo oltre il visibile. Domande fondamentali della Fisica Astroparticellare e campi di ricerca. L’approccio “Multi-messanger”: osservazioni tramite particelle cariche, (raggi cosmici), neutrini, fotoni e onde gravitazionali di alta energia. Studio dell’emissione non termica di alta energia (particelle cariche, fotoni, neutrini) da sorgenti astrofisiche: intervalli energetici, flussi, ipotetici meccanismi di produzione. Interazione della radiazione cosmica e trasparenza dell’Universo. Rivelatori per la radiazione cosmica. La Fisica Astroparticellare in Italia: il ruolo della Commissione Scientifica Nazionale 2 dell’INFN. L'era dell'Astronomia Multi-messaggera.
1) La scoperta della “Radiazione Cosmica”: percorso storico
I raggi cosmici: particelle cariche, messaggeri del Cosmo, lo spazio come Laboratorio, l’atmosfera terrestre come rivelatore. Generalità, definizioni e convenzioni sulle unità di misura (l’uso dell’eV). Perché studiare i raggi cosmici. Storia della scoperta dei raggi cosmici: la ionizzazione atmosferica e l’uso dell’elettroscopio a foglie; l’esperimento di Padre Wulf, la scoperta di Victor Hess della radiazione cosmica e il Premio Nobel, le ricerche e gli studi di Pacini, la campagna di voli di Kolhorster, le misure di Millikan, l’uso della camera a nebbia nelle esperienze di Skobeltzyn, Anderson e la scoperta del positrone, Blackett e Occhialini e le tracce di particelle nella radiazione cosmica, la scoperta del muone e la nascita della fisica delle particelle elementari. Esperimenti sugli effetti del campo magnetico terrestre sui raggi cosmici: l’effetto di latitudine geomagnetica. Studi e misure sull’asimmetria nella distribuzione angolare del flusso dei raggi cosmici rispetto al piano del meridiano geomagnetico: l’effetto EST-OVEST. Bruno Rossi e la prima osservazione degli “Sciami Estesi” di particelle. Le prime misure degli sciami con matrici (array) di contatori Geiger-Muller: la stazione Pamir di G. Zatsepin. La scoperta degli Sciami Estesi in Aria (Extensive Air Showers o EAS) di Pierre Auger. Il Gruppo dei Raggi Cosmici di Bruno Rossi al MIT (USA) e le misure con l’array Agassiz. La tecnica del “sampling density” e del “fast timing” di Bruno Rossi. L’esperimento “Desert Queen” a Volcano Ranch di J.Linsley e L. Scarsi: uso di scintillatori+ fotomoltiplicatori in rivelatori di superficie; risultati scientifici. La tecnica dei rivelatori di superficie con rivelatori Cherenkov e le prime misure: Haverah Park. Gli esperimenti Yakutsk e AGASA. La scoperta del Cosmic Wave Background (CMB) di Penzias e Wilson. L’ipotesi di interazione dei raggi comisci con il CMB o “interazione GZK” di Greisen, Zatsepin e Kuzmin. La tecnica dei rivelatori di fluorescenza e i primi esperimenti: Fly’sEye e HiRes. Scoperta del limite GZK. La discrepanza esistente tra gli spettri energetici misurati dai passati esperimenti HiRes e AGASA. Lo stato dell’arte preambolo alla nascita dell’Osservatorio Pierre Auger.
2) Elementi di Fisica dei Raggi Cosmici: generalità, processi di origine, accelerazione e propagazione dei Primari nel mezzo intergalattico e galattico
Proprietà generali dei Raggi Cosmici: classificazione dei raggi cosmici in base all’energia e convenzioni. Raggi cosmici primari e secondari. Grandezze osservabili: intensità direzionale e flusso di particelle, spettro energetico differenziale e integrale. Lo spettro energetico dei raggi cosmici; flusso di particelle e intervalli energetici, andamento e caratteristiche, le strutture del “ginocchio” e della “caviglia”. La composizione chimica dei raggi cosmici di origine galattica: l’effetto pari/dispari. Meccanismo di confinamento dei raggi cosmici nella Galassia: distanza percorsa e tempo di confinamento. Densità dei raggi cosmici di origine galattica. I processi di accelerazione dei raggi cosmici: il diagramma di Hillas. I processi di accelerazione per energie tra (10^9 - 10^11 eV): il meccanismo di Fermi al I ordine e al II ordine; siti astrofisici in cui si realizza il meccanismo di Fermi al I ordine. I processi di accelerazione per energie maggiori di 10^14 eV. I processi di accelerazione per energie tra 10^18 e 10^21 eV: problematiche. Origine dei raggi cosmici: per energie basse (E<10^9 eV) modulazione solare; per energie intermedie (10^9 eV < E < 10^15 eV) origine galattica di tipo I e per energie oltre il ginocchio (10^15 eV < E < 10^19 eV) origine galattica di tipo II; per energie oltre la caviglia (E > 10^19 eV) origine extra-galattica; per energie estreme (10^19 eV < E < 10^21 eV) ipotetici meccanismi di produzione: lo scenario Bottom-Up e lo scenario Top-Down. Interazione dei raggi cosmici di energia estrema con il CMB e degrado di energia: l’effetto o cut-off GZK, soglia energetica, lunghezza di interazione e di attenuazione, sfera GZK. I processi principali: foto-produzione di pioni per i protoni, creazione di coppie per i fotoni, foto-disintegrazione dei nuclei. I processi secondari: produzione di coppie da nuclei più pesanti, produzione di coppie da protoni, interazione dei neutrini con i neutrini fossili. Conseguenze e problematiche aperte inerenti il GZK cut-off.
3) Elementi di Fisica degli Sciami Estesi in Aria: generalità, processi di origine, accelerazione e propagazione dei Secondari in Atmosfera
Il fenomeno degli Sciami Estesi in Aria (EAS): generalità, definizioni e caratteristiche; le prime misure, la scoperta nel 1938 di Pierre Auger, i primi rivelatori per la loro rivelazione. Le componenti di un EAS: componenti adronica ed elettromagnetica (soft) dello sciame, la componente muonica (hard) dello sciame, la produzione di luce Cherenkov e la produzione di luce di Fluorescenza nello sviluppo di uno sciame in atmosfera. La grandezza fisica “profondità atmosferica”. Definizione di sviluppo o profilo laterale e di sviluppo o profilo longitudinale di uno Sciame Esteso in Aria. Teoria degli Sciami Estesi in Aria. I meccanismi concorrenti di produzione di particelle nella cascata elettromagnetica: processo di bremsstrahlung, creazione di coppie e diffusione Compton. Trattazione semplificata delle cascate elettromagnetiche: il modello di Heitler (1944), le ipotesi del modello, parametri e grandezze caratteristiche. I meccanismi concorrenti di produzione di particelle nella cascata adronica: spallazione nucleare o meccanismo di prima interazione e processi secondari. Trattazione semplificata delle cascate adroniche: il modello di Sovrapposizione, le ipotesi del modello, parametri e grandezze caratteristiche
4) Misure di Raggi Cosmici Primari per E<10^15 eV (Misure Dirette)
Analisi delle caratteristiche tecniche e progettuali dei principali esperimenti per la rivelazione diretta dei raggi cosmici. Misure dirette per raggi cosmici di bassa energia (E< GeV): uso di emulsioni nucleari, di emulsioni plastiche (o track-etch detector). Misure dirette di raggi cosmici primari di media energia (GeV < E < TeV): uso congiunto di più rivelatori. Cenni sull’uso e i principi di funzionamento degli scintillatori plastici e dei dispositivi fotomoltiplicatori. Cenni e principi di funzionamento di un calorimetro elettromagnetico e adronico per la misura dell’energia di una particella incidente. I Laboratori sotto terra per la rivelazione dei raggi cosmici: i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN e l’esperimento MACRO; caratteristiche, obiettivi scientifici e risultati di MACRO. I Laboratori ad alta quota per la rivelazione dei raggi cosmici di media e alta energia. L’esperimento storico a Chacaltaya in Bolivia. L’esperimento ARGO-YBJ in Tibet: caratteristiche, obiettivi scientifici e risultati. L’esperimento KASCADE-GRANDE in Germania: caratteristiche, obiettivi scientifici e risultati. Laboratori in aria o nello spazio per la rivelazione di raggi cosmici di media e alta energia. Esperimenti su pallone: caratteristiche, vantaggi e svantaggi; l’esperimento CREST: caratteristiche, obiettivi scientifici e risultati. Esperimenti su “base spaziale” su satelliti; osservabili e misure in un esperimento su satellite: misura dell’impulso, misura della carica, misura della massa. L'esperimento PAMELA; caratteristiche, obiettivi scientifici e risultati. Esperimenti su "base spaziale" sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS): l’esperimento AMS-02; caratteristiche, obiettivi scientifici e risultati.
5) Misure di Raggi Cosmici Primari per E>10^15 eV (Misure Indirette):
Analisi delle caratteristiche tecniche e progettuali dei principali esperimenti per la rivelazione indiretta dei raggi cosmici primari mediante la rivelazione a terra o nello spazio degli Sciami Estesi in Aria per raggi cosmici primari di E >10^15 eV fino a energie estreme (E<10^21 eV). Gli esperimento a terra o “ground-based”. L’uso dei rivelatori di superficie: rivelatori a scintillazione e rivelatori Cherenkov ad acqua. Definizioni e caratteristiche delle matrici (array) di rivelatori di superficie. I principali esperimenti con l’uso dei rivelatori di superficie: Volcano Ranch, Haverah Park, SUGAR, Yakutsk , AGASA. Proprietà dell’array AGASA e risultati sperimentali: spettro energetico, anisotropia nelle direzioni di arrivo. Processo step-by-step di ricostruzione dalle osservabili fisiche a terra alle grandezze caratteristiche dei primari: direzione di arrivo, energia e composizione chimica del primario. Schematizzazione dell’EAS (fronte piano): asse dello sciame, punto di impatto a terra (core). Misura della direzione di arrivo dell’asse dello sciame: dai tempi di arrivo ai rivelatori. Ricerca del core: densità di particelle e metodo del baricentro. Determinazione della dimensione (size) dello sciame: profilo laterale e parametrizzazione NKG. Dal numero di particelle cariche in funzione della distanza dall’asse dello sciame al numero di particelle in corrispondenza della profondità atmosferica massima: il metodo dei "tagli a intensità costanti". Determinazione dell’energia del primario: il parametro densità a 600 m. Determinazione della composizione chimica: il confronto con i modelli e risultati simulazione Montecarlo. Trattazione delle incertezze statistiche e sistematiche. L’emissione di luce Cherenkov in atmosfera nello sviluppo dello sciame. Il fenomeno dell’emissione di luce di fluorescenza in atmosfera nello sviluppo dello sciame. Confronto tra emissione di luce Cherenkov e di fluorescenza. Lo spettro di luce di fluorescenza in azoto: la resa luminosa di fluorescenza ed efficienza di emissione. Le misure in laboratorio: dalle prime misure di Bunner (1964), a Kakimoto et all. (1996) all’esperimento attuale AirFly. Fenomeni di attenuazione in atmosfera della luce di fluorescenza: diffusione elastica Rayleigh e anelastica Raman, diffusione Mie elastica sugli aerosols e assorbimento su ossigeno. ll segnale luminoso di fondo: brillantezza intrinseca del cielo notturno (Night Sky Background) e rumore elettronico. L’uso dei rivelatori di fluorescenza: telescopi di fluorescenza e matrici di telescopi. Definizioni e caratteristiche dei telescopi di fluorescenza, la tecnica a “occhio di mosca”. I principali esperimenti con l’uso dei rivelatori di fluorescenza: Fly’s Eye, HiREs1 e HiRes2. Proprietà dell’esperimento HiRes2 e risultati scientifici: spettro energetico, anisotropia nelle direzioni di arrivo. Processo step-by-step di ricostruzione e analisi dati dalle osservabili fisiche in atmosfera alle grandezze caratteristiche: direzione di arrivo, energia e composizione chimica del primario. Schematizzazione dell’EAS (fronte piano): piano sciame-rivelatore, parametro di impatto, angolo di impatto a terra. Misura della geometria dello sciame: dai tempi di arrivo sui fotomoltiplicatori in modalità monoculare, stereo e ibrida (fit temporale). Misura dello sviluppo longitudinale: dai fotoni sui fotomoltiplicatori al numero di particelle cariche in funzione della profondità atmosferica: la parametrizzazione Gaisser-Hillas. Sottrazione dei contributi di luce Cherenkov diretta e diffusa Rayleigh e Mie, valutazione dell’attenuazione atmosferica. Misura dell’energia del primario: una misura “quasi” calorimetrica, stima dell’energia “invisibile”. Misura della composizione in massa: dalla profondità atmosferica massima alla "elongation rate” e suo “RMS”. Trattazione delle incertezze statistiche e sistematiche . La tecnica “ibrida” per la rivelazione degli Sciami Estesi in Aria: l’uso congiunto di rivelatori di superficie (SD) e di fluorescenza (FD). Duty-cycle dei rivelatori. Ricostruzione tridimensionale dello sciame: profili longitudinale e laterale. Vantaggi della tecnica ibrida: l’indipendenza dai modelli Montecarlo. La calibrazione incrociata o metodo dell’intercalibrazione SD-FD per la ricostruzione dell’energia del primario: il set di “golden events” e il fit SD-FD. Trattazione degli errori statistici e sistematici nella procedura di inter-calibrazione.
6) L’Osservatorio Pierre Auger
L’Osservatorio Pierre Auger (PAO) per la rivelazione di raggi cosmici di energia ultra elevata (UHECRs): tecniche, prestazioni e risultati scientifici. La Collaborazione internazionale Pierre Auger. Il sito del PAO in Argentina: caratteristiche e peculiarità. Il nucleo prototipo: l’Engineering Array. I rivelatori di superficie ad acqua Cherenkov (SD) e i telescopi di fluorescenza, proprietà strutturali e caratteristiche tecniche. L’elettronica di interfaccia (Front-End) e acquisizione dati (DAQ) per SD e FD. I trigger di vario livello per l’SD. Il trigger di I e II livello HW e il trigger di III livello SW per l’FD. Tecniche di calibrazione dell’SD. Calibrazione relativa e assoluta dell’FD. Il monitoring on-line dei rivelatori (SD e FD). Lo Slow-Control dei rivelatori (SD e FD). Il sistema di telecomunicazioni. Il sistema di immagazzinamento e archivio dati e la trasmissione al resto del mondo (repository). Strumenti di monitoraggio atmosferico: monitoraggio meteo (controllo temperatura, umidità e pressione); monitoraggio della copertura nuvolosa con le camere a infrarossi; monitoraggio della concentrazione degli aerosols in atmosfera: la tecnica LASER (CLF), LIDAR e LIDAR Raman; monitoraggio dei parametri dell’atmosfera: stazione lancio palloni. Potenziamenti (rivelatori InFill, AMIGA, HEAT) del PAO e progetti R&D (AERA, EASIER, AMBER, MIDAS) per la rivelazione degli EAS mediante la tecnica radio nei GHz e microonde. L’upgrade del PAO: il progetto AUGERPRIME. I set di dati del PAO e gli estimatori in energia per l’inter-calibrazione. Calcolo dell'esposizione e prestazioni (risoluzioni angolare ed energetica) del PAO. La scala assoluta in energia. Trattazione e calcolo degli errori statistici e sistematici nella ricostruzione degli eventi e determinazione delle grandezze fisiche (spettro energetico, direzioni di arrivo e composizione chimica). Risultati scientifici: lo spettro energetico e il GZK cut-off; la direzione di arrivo dei primari e l’anisotropia su piccola, media e grande scala; la composizione chimica e l’origine galattica-extra-galattica dei primari; la ricerca di fotoni di energia ultra-elevata, limiti superiori al loro flusso e confronto con modelli teorici, la ricerca di neutrini di energia ultra-elevata, limiti superiori al flusso e il confronto con modelli teorici. Tecnica di ricostruzione degli eventi e metodologie di analisi dati per la determinazione delle grandezze suddette: i tagli nelle analisi e simulazioni Montecarlo. Analisi critica dei risultati e il caso scientifico attuale. Descrizione dell’esperimento concorrente (Telescope Array) nell’emisfero Nord e confronto dei risultati scientifici. Il potenziamento ("upgrade") AUGERPRIME dell'Osservatorio Pierre Auger e il caso scientifico.
7) Prospettive future
Il futuro nella rivelazione dei raggi cosmici di energia ultra-elevata. La rivelazione indiretta degli EAS dallo spazio. Il Programma JEM-EUSO e le missioni intermedie: da terra (TA-EUSO), da pallone (SPB0, SPB1, SPB2, PBR), dallo spazio (dalla ISS: Mini-EUSO, da satellite: il Progetto POEMMA). La rivelazione indiretta degli EAS mediante la tecnica delle onde radio: uso delle antenne radio nell'intervallo dei GHz e MHz. Gli esperimenti prototipo attuali e i Giant Array di antenne radio futuri.
Testi di riferimento
- T. Stanev "High Energy Cosmic Rays", Springer (Berlin, 2004)
- M.S. Longair “High Energy Astrophysics” Cambridge University Press (Cambridge, 1990)
- T.K. Gaisser "Cosmic Rays and Particle Physics", Cambridge University Press (Cambridge, 1990)
- D. Perkins "Particle Astrophysics", Oxford University Press (Oxford, 2003)
- Dr. Peter K.F. Grieder "Extensive Air Showers - High Energy Phenomena and Astrophysical Aspects A Tutorial, Reference Manual and Data Book" - Volume 1 & Volume 2 (Springer Verlag Berlin Heidelberg 2010)
- A. De Angelis, M.Pimenta "Introduction to Particle and Astroparticle Physics - Multimessenger Astronomy and its Particle Physics Foundations" - Springer (1st edition, 2015)
- M. Spurio "Particles and Astrophysics: A Multi-Messenger Approach" - Springer (2015)
Programmazione del corso
Argomenti | Riferimenti testi | |
---|---|---|
1 | 0) Introduzione: la Fisica dei Raggi Cosmici nell’ambito della Fisica Astroparticellare | 1. Stanev (Chapter 1) |
2 | 1) La scoperta della “Radiazione cosmica”: percorso storico | 7. De Angelis-Pimenta (Chapter 3); |
3 | 2) Elementi di Fisica dei Raggi Cosmici: generalità, processi di origine, accelerazione e propagazione dei Raggi Cosmici Primari nel mezzo intergalattico e galattico | 1. Stanev (Chapters 2, 3, 4, 9); 2. Longair (Chapters 15, 16, 17, 18); 3. Gaisser (Chapters 1, 9, 11, 12); 4. Perkins (Part 3, Chapter 9) |
4 | 3) Elementi di Fisica degli Sciami Estesi in Aria: generalità, processi di origine, accelerazione e propagazione dei Secondari in Atmosfera | 1. Stanev (Chapters 6, 8); 3. Gaisser (Chapters 14, 15, 16); 6. Grieder (Part 1 - Chapters 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9) |
5 | 4) Misure di Raggi Cosmici Primari per E<10^15 eV (misure dirette) | 1. Stanev (Chapters 5, 7); 7. De Angelis-Pimenta (Chapter 4); |
6 | 5) Misure di Raggi Cosmici Primari per E>10^15 eV (misure indirette) | 7. De Angelis-Pimenta (Chapter 4); 6. Gredier (Part 2 - Chapters 1, 5, 6, 8) |
7 | 6) L’Osservatorio Pierre Auger | dispense e articoli scientifici di rassegna |
8 | 7) Prospettive future | dispense e articoli scientifici di rassegna |
Verifica dell'apprendimento
Modalità di verifica dell'apprendimento
La verifica di apprendimento dei contenuti del corso si compone di una serie di Valutazioni Progetto intercorso (denominate "Approfondimenti") in numero di 3 nell'arco di svolgimento dell'insegnamento nelle quali lo studente ha il compito di approfondire individualmente uno dei temi trattati a lezione. L'Approfondimento consiste nello studio di articoli scientifici originali, nella loro rielaborazione e presentazione critica sotto forma di seminario, mediante l'ausilio di lavagna o di trasparenze, in giornate dedicate durante il corso e in presenza degli altri studenti che possono intervenire con domande e dibattito finale.
La scelta degli argomenti da approfondire è a discrezione dello studente purché gli Approfondimenti siano distribuiti sui seguenti aspetti del programma: 1) approfondimento "storico" (I parte Programma), 2) approfondimento "teorico" (sviluppo di formule e trattazione dettagliata di un aspetto della teoria dei Raggi Cosmici (II parte Programma), 3) approfondimento "fenomenologico/sperimentale" (studio di un esperimento attuale, delle tecniche sperimentali, dei risultati scientifici) (III parte Programma).
Superata la fase degli "Approfondimenti", con i quali si considera esaurito gran parte del programma, l'Esame Finale consisterà in una prova scritta: la stesura e presentazione di una Tesina scritta (max 25 pagine) su un argomento a scelta del programma (a esclusione degli argomenti già trattati dallo studente durante gli "Approfondimenti"), unitamente alla discussione orale dell’argomento prescelto, supportato dallo studio e approfondimento di articoli originali (in numero minimo di 3) su riviste scientifiche. La sottomissione della Tesina consentirà l'ammissione alla prova orale e contribuirà a determinare il voto finale .
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Per le date di esame finale dell'insegnamento di "Cosmic Ray Physics" si invitano gli studenti a consultare il Calendario di Esami del Corso di Laurea sul sito web del CdS Laurea Magistrale in Physics:
In totale sono programmati 10 appelli nell'Anno Accademico in corso così distribuiti: 2 appelli in Prima Sessione, 2 appelli in Seconda Sessione, 2 appelli in Terza Sessione, 2 appelli straordinari in Pausa Didattica (per studenti fuori corso, per laureandi, per studenti di cui all’art.27 del RDA e per gli studenti iscritti regolarmente ad anni successivi al primo per consentire loro di recuperare gli esami degli anni precedenti non ancora superati, ai sensi dell’art. 16, comma 5 bis del RDA), 2 appelli straordinari per Fuori Corso (per studenti fuori corso, per laureandi, per studenti di cui all’art.27 del RDA).
Esempi di domande e/o esercizi frequenti
PREMESSA: Le domande di seguito riportate non costituiscono un elenco esaustivo ma rappresentano solo alcuni esempi.
1) Approfondimento "storico" (I parte Programma): analisi di una delle principali scoperte (dal 1900 al 1990) nel campo della Fisica dei Raggi Cosmici e degli esperimenti che hanno condotto ad essa;
2) Approfondimento "teorico" (II parte Programma): sviluppo di formule e trattazione teorica dettagliata di un aspetto della Teoria dei Raggi Cosmici;
3) Approfondimento "fenomenologico/sperimentale" (III parte Programma): studio di un esperimento attuale, delle tecniche sperimentali, dell'analisi dei dati, dei risultati scientifici.